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TABÙ E SIGNORAGGIO: per chi lavoriamo?

Tabù è parola utilizzata dai polinesiani animisti per indicare ciò che non può essere nemmeno nominato. E’ una “interdizione di carattere magico-religiosa verso persona, cosa o situazione considerata sacra”. All’antropologo Levi Strauss piacque il termine e lo introdusse nel vocabolario occidentale. Il tabù è un limite che una società si impone (o a cui viene imposto) per poter mantenere un certo grado di stabilità e poter durare a lungo.

Oggi molti tabù sono stati sfatati, rimossi. Per fare un esempio, se una volta non si parlava del sesso in generale per pudore o per paura, oggi si parla e si mostra liberamente omosessualità, travestitismo, sadomasochismo, tradimenti, orgie, scambismo, ecc. Diciamo che ormai, sempre rimanendo in questo ambito, gli unici tabù non ancora superati rimangono pedofilia, gerontofilia, zoofilia, necrofilia e incesto. Ad ogni modo, a breve termine, diciamo nell’arco di cinquant’anni, saranno rimossi anche questi ultimi.

Se viene compiuto un atto “tabù” o pronunciata una parola “tabù” la gente si ritrae, di solito con espressione atterrita, sconcertata, basita. Volete un esempio: “Le camere a gas non sono mai esistite”, oppure “l’evoluzione darwiniana è un’invenzione”, “L’aids non esiste”, “gli ebrei sono degli usurai rabbini”, “sporco negro”, “mi piace leccare il culo del mio cane”, “i froci sono dei malati mentali”, “oggi ho voglia di carne umana”, ecc.

Esiste in particolare una parola “tabù” impronunciabile, vietata, rifiutata, anatemizzata.

In un sistema capitalista la parola impronunciabile è “SIGNORAGGIO”. Nessuno ne parla, nessuno sa cos’è.

Vi siete mai chiesti come ha origine il debito pubblico? Se il debito è pubblico, cioè di tutti noi cittadini che paghiamo le tasse, chi cazzo è il creditore?

Ebbene, il creditore sono le banche. Attualmente la BCE, Banca Centrale Europea, che stampa banconote al costo di qualche centesimo e le rivende agli stati dell’Unione Europea secondo il valore nominale delle banconote, in più caricandole di interessi.
Il debito pubblico è il valore del “prestito” che ci fanno le “filantropiche” banche.

Intervento di Beppe Grillo


Intervento di Eugenio Benetazzo


Introduzione al signoraggio

Domande e risposte, tutto sul signoraggio..
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

D: «Come impiega la Banca Centrale (BC) le banconote che stampa a 30 centesimi l'una?»
R: «La BC impiega le banconote che stampa a 30 cent. l'una comprando Titoli di Stato»

D: «Come fa lo Stato a riscattare i Titoli che ha ceduto alla Banca Centrale?»
R: «Lo Stato, per riscattare i Titoli ceduti alla BC, deve restituirle le banconote da lei stampate»

D: «Dove prende lo Stato la moneta necessaria al riscatto dei suoi Titoli?»
R: «Lo Stato prende la moneta necessaria al riscatto dei propri Titoli dal Popolo, con tasse, imposte..etc..»

D: «Chi detiene il debito pubblico?»
R: «Chi è in possesso di titoli/obbligazioni statali (BOT, BTP, ecc..)»

D: «Chi è in possesso dei BOT?»
R: «Le vecchine (le nonne risparmiatrici) e Banche Centrali»

D: «Quanti ne hanno?»
R: «oggi: vecchina 20%, altri 80%»

D: «Come produce il denaro necessario all'acquisto dei BOT la vecchina?»
R: «Lavorando e/o risparmiando e/o facendo rapine e quindi rischiando la propria vita»

D: «Come produce il denaro necessario all'acquisto dei BOT la BC»
R: «Con carta e inchiostro»

D: «Al cittadino che paga le tasse importa chi ha i BOT e quanti ne ha?»
R: «No, paga le tasse per riscattarli in ogni caso»

D: «Cosa cambia per il cittadino se chiudono le Banche Centrali?»
R: «Il cittadino risparmia l'80% delle tasse attuali»

D: «Al cittadino importa in che modo la BC viene in possesso dei titoli pubblici?»
R: «No. La BC può comprare titoli direttamente o indirettamente, in decine di modalità perfettamente legali, poiché il Sistema provvederà a fare o cancellare la Legge, alla bisogna. Per il cittadino poco cambia se un omino va dalla BC al Tesoro con una valigia pieni di contanti freschi o se dalle Cayman qualcuno pigia 4 tasti di un PC o se le banconote arrivano da Manila a nuoto fino nei bancomat sotto casa.»


Da leggere: “Euroschiavi” di Marco Della Luna, Antonio Miclavez, Arianna Editrice.


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