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La logica dell'orrore

Cominciamo a dare a dare i nomi alle cose: Israele sta mettendo in atto una "pulizia etnica" a Gaza. Se non esistesse la logica di due pesi e due misure, e giusto per fare un paragone, a questo punto i paesi della NATO dovrebbero iniziare a bombardare Tel Aviv come fecero con la Belgrado di Milosevic nel 1999.

I motivi che il popolo eletto adduce per poter massacrare i palestinesi sono scuse, e restano tali anche se vengono strombazzate e ripetute ossessivamente da tutti i media occidentali.

Sempre restando nell’ambito dell’assurdo, provo a fare un esempio: L’organizazzione terroristica ETA lotta per l’indipendenza dei Paesi Baschi dalla Spagna e, utillizzando il metodo armato dell’attentato (con artefatti esplosivi o con omicidi mirati), fino ad oggi ha rivendicato più di 800 morti ammazzati.
Se il governo spagnolo utilizzasse la stessa logica del popolo eletto (quella del principio della “punizione collettiva”), avrebbe dovuto far alzare nel cielo di Bilbao i caccia spagnoli già da decenni e radere al suolo i territori baschi con la seguente scusa: “I terroristi dell’Eta si nascondono nelle case dei civili, per questo è difficile individuarli e stanarli”.

L’azione su Gaza è parte di un piano contrario alla nascita di uno Stato palestinese, favorevole all’annesione di Gaza e il cui obiettivo fu chiaro ai sionisti fin dall’inizio: “Eretz Israel”, la grande Israele.




La “delirante” mappa si estende dal Nilo all'Eufrate, comprendendo l'Egitto e l'Iraq, nonché Giordania, Siria, Libano, Arabia Saudita, Kuweit e Turchia.

Questo obiettivo politico è basato unicamente sul passo biblico della Genesi 15:18-21:

“In quel giorno il Signore stabilí un patto con Abramo dicendo: “Io do alla tua progenie questa terra, dal torrente d’Egitto, fino al gran fiume, l’Eufrate, come pure i Keniti, i Kenezei, i Cadmonei, gli Etei, i Ferezei e i Refaim, gli Amorrei, i Cananei, i Gergesei e i Gebusei”.

 

Una presunta conferma dell’estensione di tale territorio viene dal disegno della moneta di 10 Agorot che Yasser Arafat nel 1988 indicó come evidenza della strategia israeliana.


A questo punto, riapplicando la stessa logica di “Reductio ab absurdum”, immaginiamo che gli abitanti della provincia di Rieti comincino a dichiarare che il terriorio che si estende dal Portogallo al Reno e dalla Gran Bretagna all’Egitto gli spetta di diritto in quanto discendenti dei Sabini che fondarono Roma antica.

Risulta evidente quale sia la logica diabolica e menzognera di tutte le guerre espansioniste portate avanti da Israele (a parte della pulizia etnica interna) durante il corso della sua breve e brutale storia:

1948/49: Guerra arabo-israeliana contro Egitto, Siria, Transgiordania, Libano, Iraq.

1956/57: Guerra per il Canale di Suez contro l’Egitto.

1967: Guerra dei sei giorni contro Egitto, Giordania e Siria.

1973: Guerra dello Yom Kippur contro Siria ed Egitto.

1978: Prima guerra contro il Libano

1982: Seconda guerra contro il Libano

2006 : Terza guerra contro il Libano

2009: L’85% dei feriti sono donne e bambini. Il 25% dei morti sono donne e bambini.


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