Passa ai contenuti principali

Un questionario che mi è arrivato tramite email mi invitava a rispondere a una serie di domande sul mio rapporto con la musica. Ho faticato a scavare nella memoria per compilarlo. Lo ripropongo come tappa della terapia di regressione psicoanalitica.

-Il genere musicale in cui ti riconosci di più?
Il Jazz, un genere di musica in cui le le strofe fanno da ritornello e viceversa.

-Come l'hai scoperto?
Un tipo strano conosciuto all’università, solitario ed erotomane, mi disse che da Nannucci a Bologna c’era in offerta “Kind of Blue” di Miles Davis. Lo comprai a scatola chiusa.

-Quando è scattata la scintilla per la musica?
Con le sigle dei cartoni animati cantate da Cristina d’Avena, obviously.

-La canzone che ti ricorda il tuo primo ragazzo/a?
Vista la mia precocità in fatto di ragazze direi la “Lambada”. Ao desperasao.

-La canzone che ti ricorda il primo amore?
“Notte di provincia”, Vinicio Capossela.

-Una canzone che ti ha aperto gli occhi sul mondo:
”Il niente”, Marco Masini.

-La canzone che ti ricorda il tuo attuale amore?
”Entre dos aguas”, Paco De Lucía.

-Il tuo cantante preferito?
Tim e Jeff Buckley/Nick Drake/ Fabrizio de Andrè. Non saprei scegliere.

-L'incontro con il rock:
Con le canzoni dei “Bee Hive”, soprattutto “Free Way”.

-Delle canzoni che ti vergogni di avere tra i tuoi cd:
“Eins, zwai, polizei” dei MO-DO, ma scommetto che con il revival dei ’90 ormai alle porte sarà rivalutata anche questa.

-La suoneria del tuo cellulare:
Preimpostata e cacofonica.

-La canzone più triste del mondo:
In queste sono un esperto:

  1. “Strange fruit”, cantata da Billie Holiday
  2. “Minor swing”, Django Reinhard
  3. “Vedrai vedrai”, Luigi Tenco.
  4. “Firenze (Canzone triste)”, Ivan Graziani.

-Una canzone inquietante:
Praticamente tutta la discografia dei “Residents”, le eminenze grigie del rock.

-Una canzone che esprime felicità:
“Brown eyed girl”, Van Morrison.

-La canzone che ti da la carica:
“Love me two times”, The Doors.

-La canzone che esprime i tuoi pensieri:
“Djed”, Tortoise.

-E per concludere in bellezza, che cd consigli alle ragazzine fanatiche di Luca Dirisio?
Non so chi sia, io sono rimasto a Tiziano Ferro. Comunque consiglierei il primo album di Marco Masini. Un autentico capolavoro intimista.

Post popolari in questo blog

Ulisse piange “Perchè piangi?” “Non sto piangendo, sto ricordando” Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia Dalla lettura dell’Odissea, mi è rimasta solo una immagine. Non tanto gli amori, le lotte degli eroi che sfidano il mare, guerreggiano, invocano gli dei, affontano mostri ciclopici e maghe vendicative, invocano gli dei e si salvano, s’innamorano di ninfe e si perdono, cedono al fato e muoiono. Telemaco in cerca di notizie del padre, giunge a Lacedemone alla corte di Menelao. Il re tornato vincitore con Elena di Troia, si trova nel bel mezzo di un banchetto per le nozze del figlio e della figlia.E’ una scena di festa, nella sala più grande e con l’alto soffitto dorato, gli aedi suonano la cetra, gli acrobati volteggiano nella danza. Alla richiesta d’ospitalità di Telemaco, accompagnato da Pisistrato figlio di Nestore, Menelao li invita al banchetto senza chiedere loro i nomi: mangiano bue arrosto e bevono vino. In una pausa del pasto, non appena Telem...
TABÙ E SIGNORAGGIO: per chi lavoriamo? Tabù è parola utilizzata dai polinesiani animisti per indicare ciò che non può essere nemmeno nominato. E’ una “interdizione di carattere magico-religiosa verso persona, cosa o situazione considerata sacra”. All’antropologo Levi Strauss piacque il termine e lo introdusse nel vocabolario occidentale. Il tabù è un limite che una società si impone (o a cui viene imposto) per poter mantenere un certo grado di stabilità e poter durare a lungo. Oggi molti tabù sono stati sfatati, rimossi. Per fare un esempio, se una volta non si parlava del sesso in generale per pudore o per paura, oggi si parla e si mostra liberamente omosessualità, travestitismo, sadomasochismo, tradimenti, orgie, scambismo, ecc. Diciamo che ormai, sempre rimanendo in questo ambito, gli unici tabù non ancora superati rimangono pedofilia, gerontofilia, zoofilia, necrofilia e incesto. Ad ogni modo, a breve termine, diciamo nell’arco di cinquant’anni, saranno rimossi anche ques...
Thank you Ireland Contro il Trattato di Lisbona. Contro l'Europa dei burocrati, dei massoni, dei banchieri. Da un articolo di Ida Magli apparso su Il Giornale il 7 giugno: « In questi giorni, con la ratifica da parte del Parlamento italiano del cosiddetto Trattato di Lisbona, si porrà fine definitivamente all’esistenza delle nazione Italia. E mano a mano si porrà fine all’esistenza di quasi tutte le altre nazioni in Europa. Non bisogna sorprendersi del silenzio che accompagna l’atto più importante che sia mai stato compiuto dal 1870 con il regno d’Italia. E’ un silenzio che non è dovuto soltanto al volere dei governanti, ben sicuri fin dall’inizio dell’operazione ‘Unione europea’ che bisognava tenerne all’oscuro il più possibile i cittadini, ma anche alla obiettiva difficoltà per i giornalisti di fornire informazioni e tanto meno spiegazioni di un progetto che esula da qualsiasi concetto di ‘politica’. Il Trattato di Lisbona è infatti una ‘visione del mondo’ universale, una teolo...