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Visualizzazione dei post da 2007
IL NUDISMO MENTALE DEI VOLI LOW-COST Fino a tre mesi fa se si volava con Ryanair si prenotava un biglietto e la quota che si pagava tramite Internet includeva i bagagli fino a 15 kg più il bagaglio a mano. Se passavi i 15 kg pagavi il supplemento per ogni chilo aggiunto. Adesso la procedura è cambiata. Provate a decifrare: “ l costo del volo comprende un solo bagaglio a mano. Il bagaglio a mano non deve superare i 10 kg di peso e le dimensioni di 55 cm x 40 cm x 20 cm . Se hai un secondo bagaglio (che potrebbe essere anche una semplice borsetta !!!!) devi pagare per un bagaglio da stiva. Se lo paghi contestualmente al pagamento del biglietto dovrebbero essere 6 euro altrimenti devi pagare 12 euro al momento dell'imbarco. Attenzione che anche se paghi per un secondo bagaglio NON PUOI SUPERARE I 15 KG COMPLESSIVI altrimenti paghi 8 Euro per ogni kg in eccesso. Ad esempio se arrivi con un secondo bagaglio e il peso complessivo dei due bagagli (quello a mano + quello
AUTOSCONTRO LABORAL “Inserire il gettone, si riparte”. In certe situazioni mi ritorna sempre in mente lo zingaro che faceva muovere l'autoscontro nelle giostre di paese. Dopo un anno e mezzo in terra straniera e cinque cambi di posto di lavoro mi ritrovo all’ennesima giornata di colloqui. Ore 10: colloquio Sitel iberica, atención al cliente Ebay. Si riunisce una quindicina di italiani nomadi intorno al solito tavolone ellittico e gli si spiega le condizioni del convenio di marketing. Ci piazzano davanti una mappa in bianco e nero del nuovissimo quartiere finanziario dove, se si viene scelti, si inizierá la preparazione: le strade e gli edifici sono indistinguibili, sembrano tessere di domino disordinate. E’ ridicolo. Si profila il test modello visita militare: Domanda n.3 : “Che cosa non si puó vendere su E-bay”? Domanda n.6 : “Che cosa si può vendere su E-bay”? All’inizio ci si chiede sempre se sia un domanda trabocchetto, ma immediatamete ci si rende conto che
MODA PER GIOVANI SINGLE Ho sempre odiato il ferro da stiro. E’ un elettrodomestico a cui sono allergico da quando, all’etá di tre anni, mia madre stufa delle mie insistenza nel voler toccare quella piastra bollente, mi avvicinò alla mano il calore del ferro. Mi rimase una piccola cicatrice. Non ho mai stirato in vita mia. Ci riprovai all’età di ventisette anni e un’altra volta mi marcai la mano sinistra, questa volta da solo, alla base del pollice. Decisi di smettere. Le camicie di lino le lascio stese al vento, cerco di stirarle a secco con l’aria calda dell’asciugacapelli. Rimangono spiegazzate, cosí come i pantaloni di cotone e tutto il resto. La fortuna mi accompagna. Passando davanti alle vetrine dei negozi del centro, ho notato con stupore che quest’estate vanno di moda la camice appositamente non stirate, stile trandansato-elegante. Spero che duri. Moda per giovani maschi single.
L'ENIGMA "Qualunque donna in qualunque momento e in qualsiasi situazione può fare qualsiasi cosa". Robert De Niro, "Raging Bull" Mi sto convincendo che la donna sia un animale troppo strano per essere capito. In apparenza sembrerebbe una scusa, ma “lei” sa perfettamente quanto l’affermazione sia fondata. E’ volubile, ostinata, calcolatrice. Adesso pretende libertà, a tutti i costi. Ma sa donare momenti che l’uomo non riesce a dimenticare. Potrei dimenticare milioni di cose, ma il profumo del bacio di una donna, questo no. La curva del collo con le spalle scoperte. Lo sterno-cleido-mastoideo che sporge quando inclina la testa. Il vello invisibile sulla schiena quando si eccita. I fianchi generosi, le forme così strane. Non si tratta di sesso. Farò qui una rivelazione,
Un questionario che mi è arrivato tramite email mi invitava a rispondere a una serie di domande sul mio rapporto con la musica. Ho faticato a scavare nella memoria per compilarlo. Lo ripropongo come tappa della terapia di regressione psicoanalitica. -Il genere musicale in cui ti riconosci di più? Il Jazz, un genere di musica in cui le le strofe fanno da ritornello e viceversa. -Come l'hai scoperto? Un tipo strano conosciuto all’università, solitario ed erotomane, mi disse che da Nannucci a Bologna c’era in offerta “Kind of Blue” di Miles Davis. Lo comprai a scatola chiusa. -Quando è scattata la scintilla per la musica? Con le sigle dei cartoni animati cantate da Cristina d’Avena, obviously. -La canzone che ti ricorda il tuo primo ragazzo/a? Vista la mia precocità in fatto di ragazze direi la “Lambada”. Ao desperasao. -La canzone che ti ricorda il primo amore? “Notte di provincia”, Vinicio Capossela. -Una canzone che ti ha aperto gli occhi sul mondo:
Leonhearth Messi La prima volta che mi accorsi di Leonel Andre Messi fu nello schermo televisivo in un baretto sotto casa a Sants. In una amichevole agostana il Barcelona affrontava l’ultima Juve di Capello e di Moggi. Andai con la mia ragazza, come juventino solitario per tutta la partita cercai di trattenere le emozioni, eludendo le occhiatacce dei catalani che mi circondavano. La partita in se non fu un granchè. Un 2-2 abbastanza scialbo, con doppia rimonta della Juve su rigore. Eppure qualcosa illuminò quell’anonima partita. Cannavaro uscì con i giramenti di testa. Un giovane argentino di nome Lionel Messi, dal baricentro basso, la corsa rapida e la finta micidale, l’aveva letteralmente messo a giro. Da buon juventino fativicavo ad ammettere la superiorità. Lo rividi qulache tempo dopo un sabato sera seduto con un paio d’amici ad un tavolo de “ La Fira ”, una discoteca barcellonese piena di contraddizioni: splendido ambiente da circo Barnum, allestimento dal fascino retrò,
“ DRIVER IN BAGHDAD ” 2007: esce la nuova versione di “Driver”, il popolare gioco di guida spericolata che ha spopolato su Playsattion e Pc. Ma stavolta non saremo impegnati a corse spericolate sull’asfalto di Los Angeles o San Francisco in fuga dalla polizia yankee. In questa versione impersoniamo militari americani occupanti in Iraq, alla guida di una camionetta militare. Nell’inferno del traffico della capitale irachena, il nostro obbiettivo è quello di raggiungere la velocità massima e mantanerla il più tempo possibile per evitare eventuali attachi terroristici stradali. Una specie di riedizione di “Speed”, della serie “chi rallenta è perduto”. Col clacson a tutto spiano, con la nostra super gip in dotazione colpiremo le terga delle auto dei cittadini iracheni restii a ci lasciarci passare. Con manovre funamboliche prenderemo in controsenso le arterie intasate della metropoli cercando di schivare, per quanto possibile, gli ignari pedoni che si ostinano ad