Passa ai contenuti principali

L'incipit è sempre la parte più difficile del racconto.

Se temete il giudizio degli altri;
se le platee vi spaventano;
se i rimorsi di coscienza vi tormentano nel letto;
se rinnegate spesso le vostre idee;
se considerate il blog come una terapia psicoanalitica;
se pensate che Dio parli con il sax di John Coltrane;
se avete deciso di dubitare;
se sapete riconoscere di chi fidarvi;
se siete stanchi di farvi prendere per il culo;
se siete convinti che un giorno smetterete con l’alcool;
se considerate la solitudine una posizione privilegiata
E le relazioni sociali uno sforzo necessario;
ma soprattutto
se vi piace leggere ma non vi piace scrivere

ricordate che

“Il destino si riconosce e rivela il suo chiaro e rigoroso volto nella coscienza di dover fare ciò di cui non abbiamo voglia”. (J. Ortega y Gasset)


Scusatemi, devo andare a lavoro

Post popolari in questo blog

Ulisse piange “Perchè piangi?” “Non sto piangendo, sto ricordando” Elio Vittorini, Conversazione in Sicilia Dalla lettura dell’Odissea, mi è rimasta solo una immagine. Non tanto gli amori, le lotte degli eroi che sfidano il mare, guerreggiano, invocano gli dei, affontano mostri ciclopici e maghe vendicative, invocano gli dei e si salvano, s’innamorano di ninfe e si perdono, cedono al fato e muoiono. Telemaco in cerca di notizie del padre, giunge a Lacedemone alla corte di Menelao. Il re tornato vincitore con Elena di Troia, si trova nel bel mezzo di un banchetto per le nozze del figlio e della figlia.E’ una scena di festa, nella sala più grande e con l’alto soffitto dorato, gli aedi suonano la cetra, gli acrobati volteggiano nella danza. Alla richiesta d’ospitalità di Telemaco, accompagnato da Pisistrato figlio di Nestore, Menelao li invita al banchetto senza chiedere loro i nomi: mangiano bue arrosto e bevono vino. In una pausa del pasto, non appena Telem...
La logica dell'orrore Cominciamo a dare a dare i nomi alle cose: Israele sta mettendo in atto una "pulizia etnica" a Gaza. Se non esistesse la logica di due pesi e due misure, e giusto per fare un paragone, a questo punto i paesi della NATO dovrebbero iniziare a bombardare Tel Aviv come fecero con la Belgrado di Milosevic nel 1999. I motivi che il popolo eletto adduce per poter massacrare i palestinesi sono scuse, e restano tali anche se vengono strombazzate e ripetute ossessivamente da tutti i media occidentali. Sempre restando nell’ambito dell’assurdo, provo a fare un esempio: L’organizazzione terroristica ETA lotta per l’indipendenza dei Paesi Baschi dalla Spagna e, utillizzando il metodo armato dell’attentato (con artefatti esplosivi o con omicidi mirati), fino ad oggi ha rivendicato più di 800 morti ammazzati. Se il governo spagnolo utilizzasse la stessa logica del popolo eletto (quella del principio della “punizione collettiva”), avrebbe dovuto far alzare nel ciel...
TABÙ E SIGNORAGGIO: per chi lavoriamo? Tabù è parola utilizzata dai polinesiani animisti per indicare ciò che non può essere nemmeno nominato. E’ una “interdizione di carattere magico-religiosa verso persona, cosa o situazione considerata sacra”. All’antropologo Levi Strauss piacque il termine e lo introdusse nel vocabolario occidentale. Il tabù è un limite che una società si impone (o a cui viene imposto) per poter mantenere un certo grado di stabilità e poter durare a lungo. Oggi molti tabù sono stati sfatati, rimossi. Per fare un esempio, se una volta non si parlava del sesso in generale per pudore o per paura, oggi si parla e si mostra liberamente omosessualità, travestitismo, sadomasochismo, tradimenti, orgie, scambismo, ecc. Diciamo che ormai, sempre rimanendo in questo ambito, gli unici tabù non ancora superati rimangono pedofilia, gerontofilia, zoofilia, necrofilia e incesto. Ad ogni modo, a breve termine, diciamo nell’arco di cinquant’anni, saranno rimossi anche ques...