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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008
Zuan delle Piatte ha inscenato la sua morte. Raccontaci della maga Che a Cupra deve il suo dono. Raccontaci. Ebbene, ella m’appare, di dentro dell’antro. A lei chiedo il futuro. Per lei sono salito sui monti. Nell’antro ho visto il mondo ergersi bianco, come nella neve. Ho attraversato un ponte stretto Sulle gole infernali: Urla e suppliche salivano a me. Ma il cielo era chiaro e silenzioso E continuai a camminare. I suoi occhi nel buio, E i biondi capelli del nord. Ella sedeva su un trono di marmo. Davanti a sé teneva un tavolo di legno E sul tavolo le foglie. “Silenziosa dea, dea che interrogo per il piacere del cielo. Sono solo e stanco, la salita è stata lunga e ciò che ho visto ha scosso le mie membra. Orsù se ti piace, rispondimi: “Chi sono io?”. Te lo chiedo in ginocchio, E in dono ti porto le pietre raccolte Sulla strada di casa”. Ond’ella si scosse, saltò D’improvviso e con un balzo Gridando col pugno colpì La tavola dinnanzi. E la rovesció. E le foglie si sparsero nell’aria d